Fibersol-2 e controllo del tessuto adiposo
Studio clinico nella riduzione del grasso viscerale
Una maltodestrina resistente
Fibersol-2 è una fibra alimentare dalle caratteristiche uniche; prodotta da ADM-Matsutani (joint venture tra le due aziende multinazionali, leader nel settore degli ingredienti alimentari), si tratta di una maltodestrina resistente che si ottiene a partire dall’amido di mais mediante un processo esclusivo di pirolisi e di idrolisi enzimatica. L’ingrediente consiste in un polimero del glucosio che presenta un grado di polimerizzazione medio superiore alle 11 unità e legami prevalentemente 1-4 e 1-6, ma che presenta varie ramificazioni 1-2 e 1-3 (circa 15% dei legami complessivi) e che si originano dallo specifico tipo di lavorazione.
Queste ramificazioni conferiscono alla maltodestrina la proprietà di essere resistente alle amilasi umane rendendo quindi Fibersol-2 una fibra alimentare a tutti gli effetti. Si tratta anche di un ingrediente che presenta proprietà tecniche uniche: Fibersol-2 è infatti altamente solubile in acqua, (dà origine ad una soluzione non viscosa e trasparente), è insapore e inodore e non dolcificante. Resiste inoltre bene al riscaldamento e al pH acido. Questo rende possibile l’impiego, oltre che in integratori alimentari, anche in un ampio ventaglio di prodotti alimentari e alimenti fortificati.
Numerosi studi condotti con Fibersol-2 nell’arco del tempo hanno supportato diverse proprietà salutistiche connesse con questo ingrediente:
- miglioramento della regolarità intestinale e funzione prebiotica
- attenuazione del picco glicemico post-prandiale
- attenuazione della sensazione di fame
- riduzione dell’assorbimento dei grassi e contenimento dei trigliceridi e del colesterolo del siero.
Fibersol-2 è anche una fibra ben tollerata, anche a dosaggi notevolmente più elevati rispetto ad altre fibre.
Fibersol-2 è stato infine incluso tra gli alimenti Low-FODMAP dalla Monash University di Melbourne; questi alimenti dal forte connotato salutistico si caratterizzano per venire fermentati nell’intestino in modo molto graduale e contribuiscono a minimizzare il rischio di incorrere nei sintomi della sindrome del colon irritabile (IBS) negli individui predisposti.
Obesità, un problema globale
Lo studio clinico più recente sul Fibersol-2, condotto in Giappone e pubblicato nel 2020 (1) ha valutato la capacità di questa maltodestrina resistente di influire sulla quantità di grasso viscerale accumulato in soggetti volontari.
L’obesità, ovvero l’accumulo eccessivo di tessuto adiposo, è un problema di enorme rilevanza a livello globale, in particolare nei Paesi più sviluppati; nei soli Stati Uniti si stima che circa il 70% della popolazione sia sovrappeso o obesa.
Un eccesso di tessuto adiposo è associato a complicazioni nel metabolismo del glucosio e dei lipidi; concorre, insieme ad altri fattori di rischio, a provocare patologie multifattoriali come la sindrome metabolica, con effetti a diversi livelli come disordini cardiovascolari che possono chiaramente condurre anche ad eventi acuti (ad es. infarto e ictus).
Tra i vari tipi di tessuto adiposo, l’accumulo di grasso viscerale è un fattore di rischio particolarmente significativo perché si tratta di un tessuto molto attivo in ambito metabolico (come ad esempio nel processo di lipogenesi) e in grado anche di secernere ormoni e citochine infiammatorie ad elevato impatto metabolico sull’organismo. La misura della circonferenza addominale è di per sé un parametro predittore del rischio di eventi cardiovascolari acuti; si è anche osservato che pazienti con eccesso di grasso viscerale sono soggetti allo sviluppo di patologie anche quando il loro peso corporeo rientra in un intervallo standard mentre accumulo di grasso sottocutaneo porta usualmente a complicazioni meno gravi.
Studio clinico nella riduzione del tessuto adiposo viscerale
Lo studio (Link Pubmed), randomizzato, in doppio cieco e controllato, aveva la finalità di valutare l’effetto del Fibersol-2 sull’accumulo di tessuto adiposo a confronto con un placebo indistinguibile. La fibra è stata somministrata ai volontari disciolta in una bevanda a base di tè ai 3 pasti principali, ad una dose di 5 g/pasto, per un totale di 15 g/die per un periodo di studio complessivo di 12 settimane. I volontari arruolati che hanno completato lo studio sono stati 137, suddivisi nei due gruppi. In aggiunta al monitoraggio di diversi parametri biochimici l’endpoint principale previsto era la misurazione dell’area di tessuto adiposo viscerale, quantificata mediante tomografia computerizzata.
Lo studio ha permesso di rilevare una riduzione significativa dell’area del tessuto adiposo viscerale media da 105.3 cm2 a inizio studio a un valore finale di 101.2 cm2, significativamente distinguibile dal valore riscontrato a fine studio nel gruppo del placebo (108.07, p<0.05), vedi figura.
E’ risultata significativa anche la differenza tra le variazioni tra inizio e fine studio del gruppo che aveva assunto Fibersol-2 rispetto al placebo (rispettivamente -4.18±15.44 e +1.47±14.89 cm2). Non si è inoltre rilevata un’incidenza di effetti avversi (tra i quali non ne sono stati registrati di particolare severità) superiore nel gruppo che ha assunto Fibersol-2 rispetto al placebo.
Meccanismo d’azione
Si stima che la ragione alla base della riduzione del tessuto viscerale da parte dell’assunzione di una maltodestrina resistente come Fibersol-2 risieda:
- in una riduzione della lipogenesi legata ad una migliorata tolleranza al glucosio;
- in un’inibizione dell’assorbimento di grassi con la dieta.
Fibersol-2 assunto al pasto è in grado infatti, ostacolando l’assorbimento degli zuccheri consumati negli alimenti, di contenere il rapido aumento della glicemia postprandiale che conduce ad un incremento della secrezione di insulina e, a lungo termine e per eccessiva reiterazione, ad uno stato infiammatorio sistemico. Tra i molti processi che vengono moderati attraverso la riduzione della produzione di insulina ad opera di Fibersol-2, uno è quello della lipogenesi. Allo stesso tempo, Fibersol-2, che si è rivelato in grado di contenere anche il picco post-prandiale di trigliceridi dopo pasti ricchi di grassi, provoca una riduzione dell’immagazzinamento nei tessuti adiposi dei trigliceridi e un reindirizzamento all’eliminazione di questi con le feci.
Stratificando ulteriormente le analisi per genere e indice di massa corporea si è osservato che un effetto particolarmente significativo era rilevabile sui soggetti con BMI più elevato e sulla popolazione maschile, che si caratterizza mediamente per un tessuto adiposo viscerale più pronunciato.
Conclusioni
Quanto osservato in questo studio conferma risultati già ottenuti in sperimentazioni precedenti condotte con dosaggi più elevati; in questo caso si sono osservati effetti significativi già con dosaggi relativamente contenuti di maltodestrina resistente (5g di Fibersol-2 a ciascuno dei tre pasti principali, disciolti in una bevanda) e senza gli effetti avversi solitamente attribuiti al consumo di dosi elevate di fibre alimentari.
Fibersol-2 si candida quindi come un ingrediente utile, con un consumo costante e ripetuto nel tempo, per la riduzione del grasso viscerale e quindi del rischio di obesità e della complicazioni connesse con questo stato.
Bibliografia
- Kitagawa M, Nakagawa S, Suzuki T et al. (2020) Visceral Fat-Reducing Effect and Safety of Continuous Consumption of Beverage Containing Resistant Maltodextrin: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled, Parallel-Group Clinical Trial. J Nutr Sci Vitaminol. 66(5):417-426.